Michelangelo
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I marmi di Michelangelo a Firenze sono stati puliti con l'aiuto dei batteri

Si può descrivere come una battaglia batteriologica a beneficio dell'arte. Quando i restauratori di Firenze stavano per arrendersi, dopo otto lunghi anni di sforzi e un lungo periodo di lavoro, lasciando alcune macchie sulle sculture di Michelangelo di 500 anni fa che si trovavano... Cappelle Medicee'La Sagrestia Nuova e un esercito di batteri furono radunati e le macchie scure scomparvero.

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David di Michelangelo

Il batterio in questione è noto come 'Serratia Ficaria SH7'È stato selezionato tra un gruppo di 1.000 candidati del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano, incaricati di condurre uno studio dello spettro infrarosso delle opere istoriate nella Sagrestia Nuova della chiesa di San Lorenzo, commissionata intorno al 1520 da Michelangelo, che realizzò anche le tombe medicee al suo interno.

Il test ha rivelato la presenza di silicato, calcite e altri materiali organici, e lo studio successivo ha stabilito che un particolare tipo di batterio poteva rimuovere macchie e sporco, letteralmente corrodendoli, senza lasciare tracce o danneggiare la superficie del marmo. Il microrganismo può assorbire colla, olio e fosfati e scomparire una volta terminato.

Sebbene l'uso di batteri per pulire sculture e altre opere d'arte possa sembrare un'idea nuova, è già stata utilizzata in passato. Tecniche simili sono state utilizzate in Duomo di Milano, Cattedrale di Pisa, e un cimitero vicino alla Torre Pendente di Pisa.

Un gruppo di sole donne specializzate nel restauro, CNR I ricercatori e i biologi dell'Enea hanno completato l'ampio lavoro di restauro. Il progetto ha coinvolto sia le tombe e le celebri statue della famiglia Medici, sia quelle della Sagrestia Nuova.

Michelangelo iniziò il suo lavoro nella Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo nel 1520, dopo che il cardinale Giulio de' Medici, che sarebbe presto diventato papa Clemente VII, è stato in grado di chiedergli di progettare un grande monumento per il suo parentiOltre a realizzare un interno rivestito di marmo, l'artista rinascimentale realizzò due figure della famiglia Medici, quattro delle quali raffigurano le stagioni dell'alba, della notte, del giorno e del tramonto.

Ulteriori dettagli sul progetto di restauro saranno annunciati nei prossimi mesi.

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